The show

[…] Nel frattempo le vongole nella pentola si erano suicidate facendosi un cappio con gli spaghetti! Cristo Santo, se era in grado di rapirmi quella donna…muoveva le labbra …col labbro di sotto che si allargava un po’ a sinistra, carnoso, roseo, da mordere, da soffocare con la mia bocca, le mie guance ruvide di barba che t’arrossavano il viso, Arianna. Non eri tutta dritta e non lo erano neanche i tuoi parcheggi. E’ per quello che t’ho amata? […]

[…] le bellissime figure d'ombra create da Merceria Barbagli, che si muovono sospese a mezz'altezza sul palco, contribuiscono a rendere lo spettacolo leggero, indifeso e fragile. E sotto e tutt'intorno a queste ombre, ugualmente leggero, indifeso e fragile il soliloquio del protagonista. […] Popolato di personaggi e fatti reali e immaginari, il monologo si svolge nevroticamente nell'attesa di una telefonata che avrà, forse, il potere di richiamare il protagonista alla realtà o di perderlo per sempre nel mondo immaginario che ha creato per sé. […]

Perfettamente a proprio agio nei panni del protagonista, Marco Zanutto è divertente e, a tratti, davvero irresistibile. E il talento di Zanutto è decisivo anche nell'armonizzare con misura i temi della solitudine e della paura, tracciati con leggerezza e ironia dalla Sangalli nel suo monologo, con la poetica stralunata e onirica della messinscena di andrealanza.

Tra assistenti sociali in tailleur, pappagalli e baristi indiani, tra solitudini e supermercati, paure e calzette di ciniglia, si dipana con semplicità la trama sino alla fine, attesa e malinconica, annunciata dal suono del telefono. Il risultato è uno spettacolo delicato e molto divertente, in cui scrittura, messinscena e recitazione ben si rapportano tra loro creando per un ora o poco più un mondo trasognato ma… riconoscibile, che il pubblico, crediamo, potrà piacevolmente apprezzare.