The text

[…] Non sapevo neanche che cosa fosse l’amore io. Io lo identifico con Arianna. Fa tutt’uno, è la stessa roba, inizia con la stessa lettera. Quando dico la parola amore mi viene in mente lei che fa qualcosa… frigge le uova per esempio… […] In effetti anche “Atroce Sofferenza” lo identifico con Arianna. Per via della “A” di Atroce… E anche “Grandissima stronza!”… Per via della “A” di “stronzA”… Ho capito che il caffè è finito. Lo so, lo so! Ma per fare la spesa ci vorrebbero dei soldi. Nessuno di noi ne ha più. […]

Descrizione

[…] La scrittura di Francesca Sangalli colpisce per la sua freschezza, e il continuo variare degli schemi espositivi, pur nel rispetto della grammatica drammaturgica. La battuta può risultare semplice, ma mai scontata. Un affresco nichilista e spietato verso l'amicizia e l'amore, quasi che la fuga dalla retorica formale e da quella ideativa e narrativa siano un tutt'uno […]

Carlo Tolazzi, drammaturgo, insegnante della civica accademia d’arte drammatica Nico Pepe, vincitore del premio Candoni, realizza gli spettacoli Cercivento, Indemoniate con Giuliana Musso, Massimo Somaglino

Questo breve estratto dalle motivazioni della giuria per "Jazz Pub", il testo di Francesca Sangalli, finalista al premio Enrico Maria Salerno per la drammaturgia europea nel 2007 , si può ben riferire ad "A. Come Arianna". Il testo scorre asciutto e agile, surreale, ironico, a tratti giocosamente sguaiato, per raccontare con leggerezza di solitudini, paure, amori e disagi.

Sinossi

La pièce inizia con un uomo, solo, in un appartamento di piccole dimensioni, che ripone la cornetta del telefono. E' agli arresti domiciliari per via di uno sfortunato accadimento in cui, durante un diverbio, ha ferito la propria compagna, Arianna, facendola finire in ospedale. Ha appena ricevuto una chiamata che gli preannuncia una imminente visita di Arianna nella quale dovrebbero essere affrontati i problemi che compromettono la loro relazione. L'uomo, nell'attesa, si lascia andare ad un lungo, nevrotico soliloquio in cui racconta la loro storia inframmezzata dalle proprie riflessioni. Dal soliloquio fanno capolino una serie di personaggi, perlopiù animali, reali e immaginari con i quali l'uomo interagisce. Infine Arianna si presenta a casa dell'uomo offrendogli la possibilità di tornare insieme. Cosa sceglierà l'uomo? Affrontare le proprie paure o rifugiarsi nel proprio mondo immaginario?